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Pensiero libero - Web all'amatriciana

augusto.guidoni@tiscali.it

Classe IV elementare 1951/52- Insegnante
Antonietta Cruciani
Fila in alto: Idilio Andreani, Mario Natali, Domenico
Antonio Natali, Impero Montecchi, Ivaldo Nicolai, Renato Buda,
Augusto Guidoni, Pietro Sassara, Eugenio Fanelli, Franco
Crisostomi.
Fila in basso: Fernando Mezzetti, Mario Furietti,
Gualtiero Natali, Guerrino Gentili, Ivaldo Gentili, Bruno De
Dominicis, Romano Cherubini, Tommaso Romiti

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Sono nato a
Marta (VT) sul Lago di Bolsena I miei nonni paterni,
Augusto Guidoni, conduttore di cartiere e Maria
Ferretti fecero una vita nomade, tra le
cartiere del Lazio e della Toscana, lasciando che i
parenti occupassero l'abitazione e il cascinale di loro
proprietà ai Castelli romani (abbiamo saputo di quella
proprietà negli anni '50, quando dopo trent'anni di
usucapione, i parenti di Grottaferrata ne ottennero il
possesso per legge).

Babbo
Virgilio
Mio padre seguì le orme e il destino di nonno Augusto.
Come capo fabbrica peregrinò per varie cartiere.
Durante la permanenza alla cartiera di Conca
(Cisterna di Latina) conobbe Augusto
Imperiali, il buttero che da giovane vinse la sfida
con William Frederick Cody (Buffalo Bill).
"Agustarello" (così lo
chiamavano a Conca)amava raccontare del leggendario
Buffalo Bill, quando nel 1890 venne a Roma con il suo
circo. |
L'eroe del Far West sapeva fare tanti giochi
con il lazo e riusciva a spegnere una candela con la
pistola dalla cavalcatura in corsa. Mentre i suoi cow boys
si esibivano nella doma dei cavalli bradi. Ma in una maniera
tanto barbara (li legavano con quattro funi,
tenute da quattro uomini, mentre il quinto montava sopra) da fare indignare il pubblico: <<Così si
tosano le pecore!!>> gli gridavano dietro. Nacque
così una scommessa fra Buffalo Bill e alcuni nobili
romani, che fecero venire in piazza i butteri del vicino
Agro Pontino, i quali pretesero per la sfida cavalli maremmani,
autenticamente selvaggi. Il venticinquenne Augusto
Imperiali ne afferrò uno per la coda e gli saltò
in groppa. Riuscì a domarlo dopo una lotta
spettacolare, che mandò in visibilio il pubblico.
Mio padre me ne parlava con tale ammirazione, che non ho mai capito se devo il mio nome al nonno
Augusto o a quel buttero.
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L'Isola Martana, tristemente famosa per avere ospitato la regina dei Goti Amalasunta,
che qui fu relegata e uccisa nel 535, era il mio luogo preferito per le
escursioni e per giochi avventurosi con gli amici.
1957 - "Tarzan"
sulle rovine del castello della Regina Amalasunta
all'isola Martana
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Vi abitava il "Professor Vitaliano", un ex
gerarca fascista, insieme alla "Signorina dell'isola", una sua
devotissima compagna tedesca e alla famiglia del guardiano
Santino. Feroci cani la proteggevano da intrusioni indesiderate. Noi
riuscivamo tuttavia a entrare dal retro, accessibile solo a nuoto o in
barca, dove la caldera si staglia ripida per più di 70 metri. Passavamo
dal "traforo della regina Amalasunta", un passaggio segreto incuneato
nella roccia, nascosto fra le macchie di vegetazione rupestre, che
portava alle rovine di un antico castello, sulla sommità della
caldera stessa. Secondo la leggenda doveva esserci un tesoro, il tesoro
della regina Amalasunta. (Ovviamente non lo abbiamo mai trovato!)
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Giulio, l'amico
filosofo
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Devo tanto a due persone, che
seminarono valori nella mia vita: il maestro Fulvio
Fanelli, con il suo Centro di Lettura, e Giulio Fucini,
con la sua filosofia. Giulio, quarantenne, era
paraplegico dall'età di 12 anni. A noi amici che
andavamo a trovarlo ha insegnato tante cose. La sua casa
era diventata punto d'incontro di noi ragazzi e ragazze.
Trascorrevamo ore a parlare e a giocare a scacchi (dove
Giulio era imbattibile). Io portavo la chitarra per
accompagnare le mie canzoni. C'era anche il
mandolino di Elio, a volte quello di Pietro e la voce di Dandolo. Chi abita i vicoli del
"Castello" ricorda ancora la nostra allegria, come noi ricordiamo quell'uomo, che non ci fece mai
capire quanto breve fosse ormai la sua vita, mentre ci
dava preziosi consigli per affrontare la nostra.

1958 - Marta - il Centro di
Lettura
Passavamo così le serate invernali, fra la
lettura-commento di un libro e qualche concertino. E' lì
che ho imparato a suonare la chitarra. Il mio maestro è
stato Filippo Gianlorenzo, un pescatore che frequentava
il Centro, come altri lavoratori, gente semplice e
sincera, dai quali ho imparato il senso della vita. La
televisione era solo in pochissime case e in alcuni bar.
Erano ancora apprezzate le serenate .... e noi ne
abbiamo fatte tante, per la gioia di chi le apprezzava e
il malumore di chi doveva alzarsi presto alla mattina.
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Qualche volta siamo
stati rincorsi dai carabinieri, ma sapevamo che anche a
loro piaceva quella musica e quegli inseguimenti
assomigliavano più a scene da "Guardia e Ladri" che a
una cosa seria.

A 17 anni cominciai a
comporre canzoni che cantavo per me e per gli amici.
Nella mia prima esibizione pubblica ( nel 1961 a
Montefiascone, trasmissione RAI "Bravo bravissimo, dove
cantai il mio esilarante "Mi fai il solletico""), mi
trovai a cantare sullo stesso palco con il leggendario
Alberto Rabagliati, che venne a stringermi la mano e mi
consigliò di iscrivermi alla SIAE, se volevo tutelare le
mie canzoni.
A Roma superai gli esami da
paroliere e musicista. Pagai la tassa SIAE solo il primo
anno, poi mi persi per il mondo e non mi sono più curato
dei rapporti con la Società Autori. Non ho mai smesso di
comporre canzoni, ma non le ho mai pubblicate.
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Non avevo ancora
compiuto 20 anni quando mi arruolai nella Marina
Militare. Poi imbarcai sulle navi mercantili,

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1964 -
Motonave Monte Carmelo |

Marina Militare - Nave Lipari.
Taranto 1963
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1964 -
Augusta (SR) - 'a Putia di via Roma,
dove c'erano sempre polpi
bolliti, fave cotte e vino
di Alcamo
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Porto di Novorossijsk - URSS 1966 |

1964 - Con Franca a Brucoli |

1965 - Oceano Atlantico▲ |

Odessa 1965 |

Nave Previdence (bandiera
libanese).

Petroliera Giorgio Fassio |

Thema (Ghana) -
Nave Giorgio Fassio.
Colata a picco nel 1967
a Nord Ovest di Walvis Bay
(Namibia)

1965 - Mar
di Guascogna, mare forza 10 - Nave Andrea Costa,
con tutte le pompe in avaria. |

Brucoli - Franca a 16 anni |

▲Brucoli - La casa di
Franca▼ |

La Mamma e le
sorelle Ivana,Veris e Mariella▲ |

Rozzano, la mia seconda
patria.
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Nel 1996, dopo aver
collaborato con il foglio quindicinale "Il Corriere del
Sud-Ovest", mi metto insieme ad alcuni amici per dare
vita al mensile "Vivi Rozzano", che tira fino a 17.000
copie e fin dal primo numero ospita la mia rubrica di
satira casereccia "Penna all'amatriciana".
La rubrica conquista
inaspettatamente un nutrito numero di lettori che mi
danno la motivazione per creare un sito dove dire la mia
senza dovere aspettare la scadenza mensile. Sul Web è
tutto subito. Nasce così il sito
weballamatriciana.it
Poi creo un altro sito,
"Pensiero libero" per parlare di cose serie.
Infine decide di scrivere un libro sulle sue esperienze
di vita, pubblicato da Europa Edizioni con il titolo
ELOGIO DEL DUBBIO
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Con Mario Vallesi,
detto "'er Draghetto" |

▲
Una serata all'Hostaria da
Giggi er Grosso
Elio-Alvaro-er
Draghetto-Giggi er Grosso-Augusto
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I miei gioielli |

La
nidiata a Venezia |

▲Isole
Maldive► |
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▲Sri Lanka►

Buddha |

Un pitone per Franca

Il ristoro degli elefanti

Pescatori a Negombo
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Rio

Il Sambodromo (Carnaval 2001)

Busios |
1999 - Sao Josè dos Campos no Brasil

▲Joao 
Virgilio e Nadja sposi |

2004 - Brasil do Norte▲
Jaquipe▼
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2006 - Sahara |

2007 - Schwarzwald |

Davide e i Nonni nella Foresta Nera |

2008 -
La mia oasi al lago Maggiore |

2008 -
in barca sul lago Maggiore |

2010 -
Mauritius |

2010 -
Mauritius - danza hindu |

2010 -
Mauritius |

2010 -
Mauritius |

Marta - 2008 |

2010 -
le Passate 2010 - Pescatori |

2011 - Pescatore di
luccio |

2013 Tramonto sul lago
Maggiore |
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